Palaghiaccio di Folgaria
Progetto: Palaghiaccio di Folgaria
Segmento: Palazzetto dello sport
Paese/città: Folgaria, Italia
Architetto: Studio di Acustica – Per. Ind. Alberto Piffer, Lavis (TN) – Ing. Elena Resenterra, Lamon (BL)
Installatore: Barozzi S.r.l., Volano (TN)
Fotografo: Lorenzo Bartoli
Il Palaghiaccio di Folgaria è una struttura realizzata in varie epoche: costruito inizialmente come una pista all’aperto usata per il pattinaggio su ghiaccio, nel corso del tempo è stato dotato di una copertura e, successivamente, è stato chiuso anche perimetralmente per consentire altri utilizzi come concerti, manifestazioni ed eventi sportivi.
A seguito della copertura totale della struttura, è emersa in maniera drammatica la difficoltà di gestione dello spazio a causa dell’elevata riverberazione interna. Di conseguenza si è reso necessario un intervento di correzione acustica attraverso uno studio attento e preciso, in grado di stabilire la definizione delle superfici fonoassorbenti ed il loro migliore posizionamento.
La scelta progettuale ha puntato sui pannelli Ecophon Super G™ Plus posizionati a soffitto e sui pannelli Ecophon Akusto™ One applicati a parete che, oltre alle elevate prestazioni acustiche, garantiscono ottimi livelli in termini di reazione al fuoco e di resistenza agli urti.
Le prove a lavori ultimati hanno ricalcato esattamente i dati previsionali ottenuti col modello di calcolo, a conferma dell’attendibilità delle performance dei prodotti Saint-Gobain Italia.
“La sfida accettata e vinta dal nostro studio” – ci racconta Alberto Piffer, progettista e direttore dei lavori su incarico dell’amministrazione comunale – “è stata di trasformare acusticamente un grande volume di circa 53.000 metri cubi in una sala di piccole dimensioni, superando le criticità legate ad un tempo di riverberazione iniziale di oltre 7 secondi. L’utilizzo dei sistemi Saint-Gobain Italia ha permesso di raggiungere un risultato senza compromessi, proprio per le qualità e le caratteristiche dei materiali di cui sono composti. Entrare oggi all’interno del Palaghiaccio è un’esperienza quasi sconcertante per i nostri sensi, lo vediamo grande e freddo ma nello stesso tempo lo sentiamo piccolo e confortevole…”