Ambienti con controsoffitti fonoassorbenti
Campo sonoro allo stato stazionario in un ambiente con controsoffitto fonoassorbente e oggetti diffondenti
Freccia bianca: Onde radenti
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Freccia gialla: Onde non radenti (campo diffuso)
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Freccia bianca: Onde radenti
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Freccia gialla: Onde non radenti
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Calcolo del tempo di riverberazione
1. Fattore di fonoassorbimento per l’incidenza radente del controsoffitto acustico
2. L’effetto fonoassorbente di mobili che disperdono il suono e lo assorbono
3. Fattore di fonoassorbimento per pareti e pavimento
4. Assorbimento dell’aria
Curva di riverberazione in un'aula per
a) stanza vuota
b) a + una controsoffittatura fonoassorbente
c) b + scaffali, mensole e mobili lungo le pareti
d) c + postazioni alunni, ognuna costituita da una sedia ed un tavolino, distribuite sul pavimento
Curva di riverberazione in una stanza con una controsoffittatura fonoassorbente.
La stanza contiene solo pochi oggetti che diffondono il suono. La curva mostra un percorso irregolare, in cui l’energia sonora che diminuisce velocemente nella sezione iniziale della curva e quindi decresce lentamente nella parte finale. Nella prima sezione, il gradiente della curva corrisponde abbastanza bene ad una curva calcolata con la formula di Sabine, che indica che si ha un campo sonoro diffuso proprio nel punto in cui spegniamo la fonte acustica, vale a dire nel caso di uno stato stazionario. Tuttavia, durante la misurazione di T20 e T30, l'ultima sezione della curva che viene calcolata, a quest’ultima corrisponde il campo radente.
Le riflessioni che arrivano fino a 50 ms dopo il suono diretto contribuiscono all’intelligibilità della parola e vengono quindi considerate come riflessioni vantaggiose. Il suono che arriva in seguito può causare un’intelligibilità della parola ridotta. Poiché T20 e T30 non vengono stimate finché il livello acustico non diminuisce di 5 dB , l’effetto delle prime riflessioni spesso non è incluso in questi fattori. Con la semplice valutazione del tempo di riverberazione (T20, T30), viene a mancare l’informazione acustica che è importante per l’esperienza soggettiva. Il livello acustico e le riflessioni iniziali sono, in questo contesto, molto significative. Queste componenti non sono incluse nel tempo di riverberazione. Per questo motivo è molto importante integrare il tempo di riverberazione con altri fattori acustici (G, C50, STI) collegati ad aspetti specifici. Questi fattori possono differire da stanza a stanza, anche se i tempi di riverberazione sono gli stessi e riflettono meglio la differenza soggettiva che viene percepita.